
“Fratelli tutti”, sintesi dell’enciclica di Papa Francesco: serve “amicizia sociale” per un mondo malato
Nella sua terza enciclica, firmata sabato ad Assisi e diffusa domenica, Papa Francesco propone la terapia della fraternità ad un mondo malato, e non solo di Covid. Il testo di riferimento è il documento di Abu Dhabi, il modello è quello del Buon Samaritano. Una “governance globale per le migrazioni”, la richiesta del quarto capitolo. Nel quinto, Bergoglio traccia l’identikit del “buon politico” e mette in guardia dal “populismo irresponsabile”. “Il mercato da solo non risolve tutto”, scrive il Papa auspicando una riforma dell’Onu. “La Shoah non va dimenticata, mai più la guerra”. Cita una canzone di Vinicius de Moraes, per esortare alla gentilezza
“È possibile desiderare un pianeta che assicuri terra, casa e lavoro a tutti. Questa è la vera via della pace, e non la strategia stolta e miope di seminare timore e diffidenza nei confronti di minacce esterne”. A garantirlo è il Papa, che nella sua terza enciclica, “Fratelli tutti” – firmata ieri ad Assisi e diffusa oggi – parla di “amicizia sociale” come via per “sognare e pensare ad un’altra umanità”, seguendo la logica della solidarietà e della sussidiarietà per superare l’”inequità” planetaria già denunciata nella Laudato si’. “Se si tratta di ricominciare, sarà sempre a partire dagli ultimi”, la ricetta per il mondo post-Covid. La terapia è la fratellanza, il testo di riferimento è il documento di Abu Dhabi e il modello è quello del Buon Samaritano, che prende su di sé “il dolore dei fallimenti, invece di fomentare odi e risentimenti”.
Il Coronavirus, che ha fatto irruzione in maniera improvvisa nelle nostre vite, “ha messo in luce le nostre false sicurezze” e la nostra “incapacità di vivere insieme”,
denuncia Francesco sulla scorta del suo magistero durante la pandemia: “Che non sia stato l’ennesimo grave evento storico da cui non siamo stati capaci di imparare”, l’appello per il dopo-Covid: “Che non ci dimentichiamo degli anziani morti per mancanza di respiratori. Che un così grande dolore non sia inutile. Che facciamo un salto verso un nuovo modo di vivere e scopriamo una volta per tutte che abbiamo bisogno e siamo debitori gli uni degli altri”. “Siamo più soli che mai”, la constatazione di partenza.
Il razzismo che “si nasconde e riappare sempre di nuovo”; l’”ossessione di ridurre i costi del lavoro, senza rendersi conto delle gravi conseguenze che ciò provoca”, prima fra tutti l’aumentare della povertà.
Sono alcuni effetti della “cultura dello scarto”, stigmatizzata ancora una volta dal Papa. Vittime, in particolare, le donne, che con crimini come la tratta – insieme ai bambini – vengono “private della libertà e costrette a vivere in condizioni assimilabili a quelle della schiavitù”.
“La connessione digitale non basta per gettare ponti, non è in grado di unire l’umanità”,
il rimprovero al mondo della comunicazione in rete, dove pullulano “forme insolite di aggressività, di insulti, maltrattamenti, offese, sferzate verbali fino a demolire la figura dell’altro”. I circuiti chiusi delle piattaforme, in cui ci si incontra solo tra simili con la logica dei like, “facilitano la diffusione di informazioni e notizie false, fomentando pregiudizi e odio”.
Arrivare ad “una governance globale per le migrazioni”.
È l’auspicio del quarto capitolo, dedicato interamente alla questione dei migranti, da “accogliere, promuovere, proteggere e integrare”, ribadisce Francesco. “Piena cittadinanza” e rinuncia “all’uso discriminatorio del termine minoranze”, l’indicazione per chi è arrivato già da tempo ed inserito nel tessuto sociale. “La vera qualità dei diversi Paesi del mondo si misura da questa capacità di pensare non solo come Paese, ma anche come famiglia umana, e questo si dimostra specialmente nei periodi critici”, sottolinea Francesco: no ai “nazionalismi chiusi”, l’immigrato non è “un usurpatore”.
Una cosa è essere a fianco del proprio “popolo” per interpretarne il “sentire”, un’altra cosa è il “populismo”.
Nel quinto capitolo, dedicato alla politica, il Papa stigmatizza l’”insano populismo” che consiste “nell’abilità di qualcuno di attrarre consenso allo scopo di strumentalizzare politicamente la cultura del popolo, sotto qualunque segno ideologico, al servizio del proprio progetto personale e della propria permanenza al potere”. No, allora, al “populismo irresponsabile”, ma anche all’accusa di populismo “verso tutti coloro che difendono i diritti dei più deboli della società”.
“La politica è più nobile dell’apparire, del marketing, di varie forme di maquillage mediatico”,
ammonisce Francesco tracciando l’identikit del “buon politico”, le cui “maggiori preoccupazioni non dovrebbero essere quelle causate da una caduta nelle inchieste”: “E quando una determinata politica semina l’odio e la paura verso altre nazioni in nome del bene del proprio Paese, bisogna preoccuparsi, reagire in tempo e correggere immediatamente la rotta”.
“Il mercato da solo non risolve tutto”,
mette in guardia Francesco, che chiede di ascoltare i movimenti popolari e auspica una riforma dell’Onu, per evitare che sia delegittimato.
“Occorre esercitarsi a smascherare le varie modalità di manipolazione, deformazione e occultamento della verità negli ambiti pubblici e privati”. Ne è convinto il Papa, che puntualizza: “Ciò che chiamiamo ‘verità’ non è solo la comunicazione di fatti operata dal giornalismo”, e nemmeno semplice “consenso tra i vari popoli, ugualmente manipolabile”. Oggi, ad un “individualismo indifferente e spietato” e al “relativismo” – la tesi di Francesco – “si somma il rischio che il potente o il più abile riesca a imporre una presunta verità”. Invece,
“di fronte alle norme morali che proibiscono il male intrinseco non ci sono privilegi né eccezioni per nessuno. Essere il padrone del mondo o l’ultimo ‘miserabile’ sulla faccia della terra non fa alcuna differenza: davanti alle esigenze morali siamo tutti assolutamente uguali”.
“La Shoah non va dimenticata”. “Mai più la guerra”, mai più bombardamenti a Hiroshima e Nagasaki, “no” alla pena di morte. Bergoglio lo ripete, nella parte finale dell’enciclica, in cui si sofferma sull’importanza della memoria e la necessità del perdono. Cita una canzone di Vinicius de Moraes, per riaffermare la sua concezione della società come “poliedro” ed esortare alla gentilezza: “La vita è l’arte dell’incontro, anche se tanti scontri ci sono nella vita”. Come San Francesco, ciascuno di noi deve riscoprire la capacità e la bellezza di chiamarsi “fratello” e “sorella”. Perché nessuno si salva da solo: “Siamo sulla stessa barca”, come ha detto il 266° successore di Pietro il 27 marzo scorso, in una piazza San Pietro deserta e bagnata dalla pioggia.
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Virtualmente in pellegrinaggio: Santuario Mater Amabilis di Ossago Lodigiano (LO) – Unitalsi Sottosezione di Lodi
💻 Virtualmente in pellegrinaggio ⛪️ – Unitalsi Sottosezione di Lodi
Ogni venerdì le Sottosezioni dell’Unitalsi Lombarda ci accompagneranno con creatività alla scoperta delle ricchezze spirituali che il territorio lombardo ci offre.
13^ Tappa 📍: Continuiamo con la Sottosezione di Lodi che ci farà conoscere il Santuario Mater Amabili di Ossago Lodigiano (LO).
➡️Sabato 3 ottobre alle ore 15,00 presso il Carmelo di Lodi per i Soci ed i simpatizzanti dell’Associazione, meditazione di Don Cesare Pagazzi sul tema pastorale dell’anno “L’Immacolata”, come Maria stessa si presentò alla giovane Bernadette nel marzo 1858. Alle ore 16,00 S. Messa animata dalle Monache. Saremo presenti nel rispetto di tutte le norme vigenti.
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Virtualmente in pellegrinaggio: VI giornata dei sacerdoti anziani e ammalati a Caravaggio organizzata dall’UNITALSI Lombarda
VI giornata dei sacerdoti anziani e ammalati a Caravaggio organizzata dall’ UNITALSI Lombarda
Giornata di fraternità con i vescovi lombardi
Questo venerdì la Sezione Unitalsi Lombarda propone il pellegrinaggio a Caravaggio con i sacerdoti anziani e ammalati, VI giornata svoltosi il 17 settembre scorso
È un modo per far vivere questa intensa giornata anche a chi non ha potuto essere presente.
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Caravaggio: Preti malati e anziani, giornata di fraternità con i Vescovi lombardi – 17 settembre 2020 Video e Gallery
Preti malati e anziani, giornata di fraternità con i Vescovi lombardi Incontro promosso da Unitalsi Lombarda e Cel, con la Messa presieduta dall’Arcivescovo nel Santuario. Messaggio del Papa: «Siete memoria viva cui attingere per costruire il domani della Chiesa».
Messaggio del Papa: «Siete memoria viva cui attingere per costruire il domani della Chiesa».
Le parole del Presidente Vittore De Carli:
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Virtualmente in pellegrinaggio: chiesa di San Remigio a Busto Garolfo (MI) – Unitalsi Sottosezione di Legnano
Ogni venerdì le Sottosezioni dell’Unitalsi Lombarda ci accompagneranno con creatività alla scoperta delle ricchezze spirituali che il territorio lombardo ci offre.
11^ Tappa 📍: Continuiamo con la Sottosezione di Legnano che ci farà conoscere la chiesa di San Remigio a Busto Garolfo (MI).
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Le infezioni nel Terzo Millennio – Nuove sfide, nuove soluzioni
Sabato 14 novembre, convegno formativo organizzato da Unitalsi Lombarda
MILANO – Dopo la ripresa dei pellegrinaggi a Lourdes e a Loreto (a ottobre) un altro segno del ritorno alla normalità delle attività associative è il convegno formativo per gli operatori sanitari che Unitalsi Lombarda ha organizzato per sabato 14 novembre nella sua sede di via Labus a Milano.
Da nove anni questi incontri sono diventati una tradizione della sezione, come ricorda il presidente regionale Vittore De Carli: «Abbiamo pensato di offrire alle persone che nella vita e nella nostra associazione sono impegnate in attività di tipo sanitario e assistenziale come medici, infermieri e personale ausiliario delle occasioni formative sulle diverse tematiche mediche, psicologiche, assistenziali e sanitarie senza dimenticare gli aspetti religiosi dei diversi temi che in questi anni abbiamo affrontato. L’obiettivo è quello di sostenere la loro attività di assistenza e cura sia durante i pellegrinaggi sia nello svolgimento della loro professione. E anche quest’anno non volevamo perdere questa occasione. Così, come abbiamo ripreso i pellegrinaggi, non appena la situazione lo ha permesso abbiamo deciso di organizzare un incontro in presenza nella nostra sede».
L’Unitalsi, infatti, non è solo accompagnamento di malati e pellegrini nei santuari mariani, ma soprattutto negli ultimi anni all’interno dell’organizzazione si sono accentuate le attività di volontariato a fianco di anziani e malati, come pure l’attenzione alle diverse fragilità che gli unitalsiani portano avanti a 360 gradi e nel corso di tutto l’anno.
Il tema scelto per il convegno formativo del 14 novembre è di particolare attualità: “Le infezioni nel terzo millennio. Nuove sfide, nuove soluzioni”. Interverranno come relatori la dottoressa Paola Mirri, microbiologa che parlerà della diagnosi microbiologica, l’infettivologo Paolo Viganò che affronterà le infezioni di comunità e le infezioni correlate all’assistenza, infine la dottoressa Maria Pia Ferrario, chirurgo, interverrà su Il rischio infettivo e l’emergenza-urgenza. La presentazione del corso è affidata a direttore sanitario dell’Asst “Carlo Poma” di Mantova, dottor Riccardo Bartoletti, mentre le conclusioni e la valutazioni al responsabile medico di Unitalsi Lombarda, dottoressa Maria Vittoria Dell’Acqua. Modera il convegno il giornalista Fabio Pizzul.
Il convegno, promosso in collaborazione con l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale “Carlo Poma” di Mantova in programma (ore 9 – 14) nella sede regionale di Via Labus a Milano è gratuito,e in attesa di accettazione per l’attribuzione dei Crediti Ecm. Iscrizione obbligatoria.
L’accesso all’aula delle assemblee avrà inizio alle ore 8,30. Saranno garantite le misure di sicurezza e le prescrizioni anti Covid in vigore.
È gradita la segnalazione della propria partecipazione per i motivi legati alla attuale situazione pandemica e alle limitazioni legate alle norme anti Covid.
Per le iscrizioni: tel. 02.21117634
ATTENZIONE, NUOVA MAIL:
operatorisanitari@unitalsilombarda.it

Virtualmente in pellegrinaggio: Santuario della Madonna dei Prati a Moscazzano (CR) – Unitalsi Sottosezione di Crema
Ogni venerdì le Sottosezioni dell’Unitalsi Lombarda ci accompagneranno con creatività alla scoperta delle ricchezze spirituali che il territorio lombardo ci offre.
10^ Tappa 📍: Continuiamo con la Sottosezione di Crema che ci farà conoscere il Santuario della Madonna dei Prati a Moscazzano (CR).
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Loreto: l’anno giubilare domenica con l’Unitalsi su Radio Mater
Domenica 13 settembre alle ore 18,15 Radio Mater apre le proprie frequenze all’appuntamento mensile con l’Unitalsi. L’emittente, che inaugurò le trasmissioni l’11 febbraio 1994 proprio nel giorno dedicato alla Madonna di Lourdes, nacque su invito della Chiesa, come seconda realtà radiofonica, dopo la prima esperienza fondante di Radio Maria.
Da oltre sette anni l’Unitalsi, Sezione Lombarda, mensilmente è presente con una propria rubrica dal titolo “Per Maria a Gesù”. Una trasmissione mariana di fede e testimonianza condotta in studio da Adriano Muschiato.
Domenica 13 settembre il filo conduttore sarà il santuario mariano di Loreto che sta celebrando l’anno giubilare. Dopo la visita nei giorni scorsi del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la città delle Marche che custodisce la più grande reliquia mariana, la “Santa Casa”, si racconterà ai radioascoltatori di Radio Mater grazie alle testimonianze del suo arcivescovo, Fabio Dal Cin, e del rettore del santuario padre Franco Carollo. In precedenza si parlerà della VI giornata regionale dei sacerdoti anziani e malati con i vescovi lombardi in programma giovedì 17 settembre al santuario Santa Maria del Fonte a Caravaggio, e dei pellegrinaggi virtuali che ogni settimana le sottosezioni della Lombardia propongono sul canale youtube della sezione lombarda nata da un’idea di Graziella Moschino, vice presidente regionale.
Spazio aperto poi alle telefonate degli ascoltatori che vogliono intervenire portando il proprio contributo al dialogo. Un’occasione per dare voce alle esperienze associative, a chi vive la realtà della malattia o della disabilità, a chi si trova ad affrontare il tempo della solitudine e della sofferenza, e insieme il tempo dell’amicizia, dell’aiuto fraterno, della gratuità che si fa dono e si riceve come dono. Il contributo degli ascoltatori è fondamentale per calare nella vita quotidiana di ogni persona gli ideali unitalsiani e vedere come si concretizzano nei vari tipi di servizio che i volontari svolgono oggi.
È possibile seguire la trasmissione dalle frequenze di Radio Mater e via internet su Radio Mater Online.
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Virtualmente in pellegrinaggio: Santuario della Madonna dei Cappuccini a Casalpusterlengo (LO) – Unitalsi Sottosezione di Lodi
Riprendiamo il nostro viaggio dopo la pausa estiva!
Ogni venerdì le Sottosezioni dell’Unitalsi Lombarda ci accompagneranno con creatività alla scoperta delle ricchezze spirituali che il territorio lombardo ci offre.
9^ Tappa 📍: Ripartiamo con la Sottosezione di Lodi che ci farà conoscere il Santuario della Madonna dei Cappuccini a Casalpusterlengo (LO).
Lunedì 7 settembre alle ore 10. 00 presso il Santuario verrà celebrata la Santa Messa per gli ammalati presieduta da S.E.Mons. Giuseppe Merisi. Saremo presenti nel rispetto di tutte le norme vigenti
Sempre vicini anche se lontani!
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