
Pellegrinaggio nazionale, un’esperienza che si rinnova
PELLEGRINAGGIO NAZIONALE, UN’ESPERIENZA CHE SI RINNOVA
Ci siamo! Il nostro cammino verso il Pellegrinaggio Nazionale inizia con una lettera a tutti i soci da parte del consiglio direttivo dell’Associazione. Forza e coraggio e bellezza nella comunione! Ecco il link dove potete trovare la lettera: https://unitalsi.it/comunicazione/pellegrinaggio-nazionale-un-esperienza-che-si-rinnova/. Vi chiediamo la cortesia di darne ampia diffusione. Verrà inviata anche una newsletter a tutti i nostri soci.

Unitalsi Lombarda: anche i malati di SLA in pellegrinaggio a Lourdes
Cristina arriverà a Lourdes da Mantova per il suo pellegrinaggio. E il suo viaggio avverrà con tutti i confort. Nulla di strano se non fosse che Cristina è malata di SLA da oltre 12 anni e per permetterle un viaggio senza traumi l’Unitalsi Lombarda le ha messo a disposizione un mezzo speciale che con il pellegrinaggio in partenza il 4 agosto avrà il suo viaggio inaugurale. «È un mezzo di trasporto per disabili, all’esterno è un normalissimo pullmino ma al suo interno è stato modificato per permettere anche il trasporto delle persone allettate», spiega Alfredo Settimo, membro del consiglio regionale dell’Unitalsi Lombarda e responsabile dei mezzi. «C’è ovviamente la pedana di sollevamento. Ma la particolarità è che al suo interno è dotata di un impianto di ossigeno e per questo viaggio abbiamo anche attrezzato il mezzo di una barella allargata con materasso antidecubito, prestata dall’AVPS di Vimercate», continua. Tra le dotazioni di questo pullmino speciale anche la possibilità di avere corrente a 220 volt che permette di mettere in carica tutti i macchinari necessari per la gestione di un malato che ha bisogno di una serie di macchinari per il suo confort. «Un malato di SLA, ma anche di SMA ha bisogno del suo spazio vitale e a livello esteriore non traspare nulla, è un normale mezzo di trasporto per disabili» continua Settimo. «Questo pullmino risponde a una necessità che ci hanno comunicato diverse persone: poter viaggiare nel modo più normale possibile, alcuni giovani ci hanno detto che sono stanchi di doversi muovere in ambulanza», conclude Settimo. «Per noi è una grande soddisfazione poter mettere a disposizione questo mezzo» afferma il presidente della sezione Lombarda di Unitalsi, Vittore De Carli «E di questo dobbiamo ringraziare gli Ipermercati Bennet e i suoi clienti che hanno donato i punti spesa. Grazie a questa donazione abbiamo potuto allestire questo mezzo di trasporto. Solo gli interni e le dotazioni tecniche hanno un valore di diverse migliaia di euro».
«Lo scorso anno Cristina era venuta in pellegrinaggio viaggiando con un’associazione di Castelnuovo del Monte», ricorda Franco Bertolotto, vice presidente della sottosezione di Mantova dell’Unitalsi. «Il marito, dopo aver visto la possiamo chiamare “professionalità” di noi unitalsiani e il modo con cui ci prendiamo cura delle persone che ci sono affidate ha deciso di affidarsi a noi. Con la moglie viaggeranno le due persone che anche a casa la seguono tutto il giorno».
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28^ Camminata 2 piedi 2 ruote – Domenica 8 settembre
Domenica 8 settembre 2019, l’U.N.I.T.A.L.S.I. (Unione Nazionale Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali), Sottosezione di Merate, organizza la 28° Edizione della Camminata non competitiva “DUE PIEDI E DUE RUOTE”.
La manifestazione, che ha lo scopo di sensibilizzare la cittadinanza al tema della disabilità, verrà svolta in collaborazione le Associazioni AVIS, LILT, “Amici di Villa Dei Cedri”, si snoderà lungo un percorso pianeggiante e privo di barriere architettoniche e terminerà presso la Caserma dei Vigili del Fuoco di Merate (Via degli Alpini), con un pranzo conviviale.
Per ulteriori dettagli consultare la locandina.
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L’opera firmata da Vittore De Carli disponibile anche in francese
Dal Vaticano, 15 luglio 2019 – Dal buio alla luce con la forza della preghiera è un volume edito dalla Libreria Editrice Vaticana – Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede nel corso del secondo semestre del 2018. Il volume, a firma di Vittore De Carli, presidente dell’Unitalsi lombarda, racconta l’esperienza di malattia e i 47 giorni di coma da cui è uscito rinnovato aggrappandosi a Dio. I proventi della vendita del volume sono interamente devoluti al “Progetto dei piccoli” per aprire una casa di accoglienza, per genitori di bimbi ricoverati nelle strutture milanesi, intitolata a Fabrizio Frizzi, volontario a Lourdes.
L’Opera è oggi disponibile anche in lingua francese, grazie alle Editions de Béatitudes con un volume dal titolo J’allais voir Dieu. L’expérience de la mort imminente comme transformation intérieure. Fra Giulio Cesareo, OFMConv., responsabile editoriale della Libreria Editrice Vaticana si sofferma alcuni aspetti fondamentali sulla storia e l’evoluzione del libro ma anche sul messaggio di speranza che trasmette: «Il libro ha suscitato molto interesse in Italia – grazie anche alla capillare promozione dell’Autore e dell’Unitalsi – proprio tenendo conto della bella iniziativa di solidarietà che sta sostenendo. In un contesto in cui l’editoria religiosa in Italia arranca un po’, è bello vedere allora che dei prodotti di qualità – per il contenuto e per il fine – vanno ancora contro tendenza. Non a caso, a meno di un anno dall’uscita del volume, stiamo procedendo alla ristampa. Tra l’altro, una caratteristica interessante di questa ristampa – e che ne aumenterà ulteriormente il valore e il contributo sociale – è che sarà realizzata interamente con carta certificata FSC, cioè prodotta da foreste sostenibili. Il fatto poi che il volume sia stato tradotto e pubblicato in francese, fa in modo che questa catena di solidarietà valichi le frontiere e coinvolga anche lettori l’Oltralpe, magari pellegrini a Lourdes». L’uscita di Dal buio alla luce ha inaugurato Volti, la nuova Collana dell’Editrice che, come ricorda fra Giulio Cesareo, «propone delle storie di credenti, di ieri e di oggi, la cui esperienza è fonte di ispirazione, di coraggio, di speranza per gli altri. Perché noi tutti siamo la Chiesa, un corpo, radicato nell’unità realizzata dal Battesimo, in cui i doni di ciascuno sono per il bene di tutti, la vita di ciascuno può diventare una luce per gli altri…». L’esperienza di vita di cui è testimone Vittore De Carli è espressione di come un cammino di sofferenza possa trasformarsi nel bene: «il dolore è un’esperienza che può mettere in discussione tutto nella vita: affetti, visione della vita, fede, lavoro. Più è intensa e più questo rischio è concreto: un po’ come un terremoto che può mandare all’aria tutto. In questo senso custodire la preghiera nella sofferenza è certamente un dono grande del Signore, eppure è anche un’attenzione che facciamo crescere con noi nel percorso dell’esistenza. Non abbiamo il potere di scegliere se e quanto saremo colpiti dal dolore, però possiamo cercare di non dimenticare che il grande problema della sofferenza è la solitudine. Ora, nella propria preghiera, soprattutto se accompagnata dalla vicinanza e dall’intercessione delle persone care, anche il dolore può diventare un luogo abitato dall’amore, dall’amicizia. E questa è speranza vera, perché noi cristiani crediamo che la vita eterna – come amava dire il cardinal T. Spidlik – sono gli incontri».

Insieme sulla via della gioia: Quinto Incontro Regionale Giovani Unitalsiani Lombardi
di Maria Cristina Porro
Si è concluso ieri il quinto incontro regionale dei giovani soci dell’Unitalsi Lombarda. Sabato 6 e domenica 7 luglio i ragazzi, insieme ai loro amici malati e disabili di ogni età, si sono ritrovati per vivere una due giorni insieme, che quest’anno ha avuto come meta il varesotto.
UN SABATO DI FESTA
A dare il via è stato il pranzo insieme presso il Riding Club Casorate Sempione in Somma Lombardo, dove i proprietari, Danilo e Diana, già affezionati dell’Associazione, hanno accolto i circa 100 partecipanti con un grande calore e un’immensa disponibilità. Nel pomeriggio, ecco arrivare le tanto attese carrozze trainate da cavalli. Paolo Valentini (Scuderia San Gallo) e Giuseppe Usai (Dodo Carrozze) hanno dedicato il loro tempo per far provare a tutti i presenti l’esperienza di un giro fra le bellezze brughiera a bordo delle carrozze.
Un improvviso temporale ha poi cercato di fermare la manifestazione, ma non è riuscito nel suo intento. Nonostante le difficoltà di spostamento, i ragazzi sono saliti sui loro pullmini per spostarsi verso Caronno Varesino, nel cui oratorio li attendevano i giovani della parrocchia e il gruppo musicale Allegra Brigata, che li ha fatti ballare e cantare per tutta la sera sfoggiando il loro repertorio di canzoni italiane, ben conosciute da tutti.
UNA DOMENICA DI RIFLESSIONE
La giornata di domenica ha avuto come sfondo Villa Cagnola (Gazzada-Schianno), un luogo che riunisce eleganza, arte e natura. I presenti hanno potuto finalmente sentire la tanto attesa testimonianza di Giacomo Celentano, sua moglie Katia Guccione e l’amico Vito Cifarelli.
Ed è proprio quest’ultimo ad aprire la mattinata, esordendo con “Pregherò” e continuando la performance con varie altre canzoni di Adriano Celentano, scaldando così l’atmosfera. Prende poi la parola Giacomo, figlio di Adriano e Claudia Mori, che racconta in modo breve ma incisivo la sua storia, che ha voluto intitolare “Da figlio di papà a figlio di Dio”. Parte dagli esordi, da quel 1989 in cui ha pubblicato il suo primo album da solista, periodo in cui non faceva altro che dedicarsi al lavoro, dimenticando tutto il resto. L’anno successivo, nella sua infelicità, è stato cruciale: un’insufficienza respiratoria ha impedito a Giacomo di continuare a cantare, togliendogli così la sua unica ragione di vita del momento. Intorno si fece terra bruciata: niente più sport, niente più amici, niente più fidanzata. Ma quel silenzio in cui si è chiuso gli ha permesso di sentire Dio che bussava alla sua porta. «Perché da Dio non viene mai un male», sottolinea Giacomo, «ma permette al male di arrivare, perché Lui sa tirarne fuori un bene». Inizia allora un percorso vocazionale con un frate, Padre Emilio, che lo aiuta a capire quali siano i valori della sua vita e le sue aspirazioni. E più si avvicinava a Dio, più Giacomo migliorava anche a livello fisico.
Nel 1996, compie un viaggio a Lourdes coi suoi genitori. Davanti alla Grotta di Massabielle, vede intorno a sé malati di ogni tipo, anche più di lui, e decide di rivolgere alla Madonna questa preghiera: «Non ti chiedo il successo, ma ti chiedo di potermi realizzare nella vita». E la Madonna non lascia questa preghiera inascoltata: l’anno successivo conosce Katia, che gli ha fatto conoscere la figura di un Dio misericordioso e pieno di Amore.
Dal 2002 Katia è diventata sua moglie e due anni dopo nasce Samuele. Insieme, hanno costruito una famiglia che desidera e cerca di vivere nel quotidiano il Vangelo. Giacomo aggiunge che non si sente arrivato, ma ancora un convertito in cammino: «Sono la pecorella smarrita che Dio è venuto a cercare e, quando mi ha trovato, mi ha curato e ricondotto al suo ovile: la Chiesa».
Ha poi cantato ai presenti la canzone “La cittadina della Divina Misericordia”, che prende il nome dall’associazione che lui, Katia, Vito e Samuele hanno fondato, il cui scopo è quello di aiutare bambini e giovani con diversi tipi di disagio, sia fisici sia spirituali.
Conclude la testimonianza Katia, regalando con la sua splendida voce due canzoni scritte da lei: la prima durante una notte di preghiera davanti alla Sacra Sindone, l’altra che parla di amore in generale.
A seguire, la Santa Messa concelebrata da mons. Luigi Stucchi, vescovo ausiliare di Milano, e don Michele Barban, Assistente spirituale della Sottosezione di Varese. Mons. Stucchi ha dato alla Parola proclamata durante la celebrazione un taglio unitalsiano, sottolineando la cura e l’attenzione che ogni cristiano dovrebbe rivolgere al suo prossimo. Per aggiungere gioia a queste giornate di festa, i giovani si sono stretti intorno a una coppia di unitalsiani che ha desiderato festeggiare con loro le nozze di diamante.
I RINGRAZIAMENTI
Affacciati sullo splendido panorama offerto dalla Villa, i partecipanti hanno concluso questa due giorni con il pranzo e i saluti finali. Ovviamente non sono mancati i ringraziamenti a tutti coloro che hanno permesso che quest’evento fosse possibile: la Sezione Lombarda che, ancora una volta, ha dato fiducia ai suoi giovani; la Sottosezione di Varese, che ha messo in campo i suoi volontari per l’organizzazione; i proprietari dei luoghi che hanno ospitato le diverse iniziative; i testimoni e i sacerdoti, che hanno regalato parole profonde.
Non resta, dunque, che rinnovare l’appuntamento all’anno prossimo.
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5° incontro regionale sacerdoti e anziani ammalati, l’articolo di Avvenire
Il prossimo 19 settembre 2019 si svolgerà a Caravaggio il 5° incontro regionale per sacerdoti e anziani ammalati. La notizia è stata riportata anche tra le pagine di Avvenire, di domenica 30 giugno.

5° incontro regionale giovani: l’articolo di Avvenire
Domenica 30 giugno 2019, sul quotidiano Avvenire è stato riportato l’evento che si terrà questo fine settimana al Riding Club Casorate di Somma Lombardo. I dettagli nell’articolo della volontaria Unitalsi, Maria Cristina Porro.